SCUOLA DI TRIARTICOLAZIONE SOCIALE
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Formazione per attivatori del cambiamento sociale
- Un percorso per agire concretamente nella vita sociale.
- Un nuovo modo di concepire l’economia, il diritto e la vita culturale.
- Un modo per amare il mondo.
- Un modo di porre la volontà al servizio di una idea concreta e realizzabile.
- Una possibilità di inserirsi in una comunità di individui con una idea comune della vita sociale.
- Per agire nel mondo trasformandolo, superando l’impotenza e lo sconforto.
PERCHÉ:
-Perché l’individuo nella sua piena libertà di pensiero e di scelta realizzi la libera vita culturale che alimenterà di talenti la vita del diritto e dell’economia.
-Il sentire umano e la coscienza storica come segno della evoluzione dell’uomo, siano la fonte del diritto.
-La volontà e la relazione umana con i propri interessi siano la fonte dell’economia.
-L’uomo sia al centro della vita sociale e le istituzioni al suo servizio.
COME:
-Con la volontà di cambiare la società e non vivere nell’attesa che cambi.
-Volendo agire portando proposte concrete e non critica.
-Lottando per una idea e non contro le altre idee.
-Con un sentire capace di infiammare la nostra e altrui volontà con entusiasmo per la Triarticolazione socialeTriarticolazione sociale: è l’idea che la vita sociale si esprime nelle tre forme date dalla vita economica, dalla vita del diritto e dalla vita culturale. Ognuna di esse ha leggi e regole indipendenti e fondamentali che vengono corrotte dalla azione diretta delle altre su ognuna di esse. Da questa idea scaturisce la necessità di organizzare la società in modo che i suoi tre ambiti godano di una totale autonomia rispetto agli altri due pur dovendo interagire tra loro. In questo modo ognuno dei tre ambiti potrà dare il meglio perché non viene condizionato, colonizzato o impedito dalla azione diretta dell’uno sull’altro. Per fare un esempio, si può pensare alla convivenza di tre Stati differenti che pur collaborano tra loro, scambiandosi merci, cultura ed esperienze legislative. Il principio guida della vita giuridica è l’uguaglianza, quello della vita economica è la solidarietà e quello della vita culturale è la libertà., perché solo con una azione guidata dal pensiero del cuorePensiero del cuore: il pensiero del cuore nasce non solo dalla razionalità ma anche dalla concretezza della vita che vede continuamente muovere il pensiero da un profondo sentimento di verità o di giustizia o della libertà e così via. Il pensiero logico non può essere separato dalla immedesimazione nella realtà dell’altro, dall’incontro con l’altro uomo. Solo un pensiero siffatto può condurre alla comprensione dell’umanità e del mondo. Per fare un esempio, il pensiero Maltusiano non è un pensiero del cuore. Esso non muove dal desiderio di cercare i modi concreti per dare ad ogni uomo il giusto posto nella comunità umana ma parte da un astratto desiderio di sistematizzare la società scoprendo che la popolazione va ridotta. Non sperimenta amore per l’umano ma vuole costringere l’umano nell’idea astratta che presuppone.
Il solo pensiero astratto può concepire come corrette anche cose orribili purché logicamente e razionalmente escogitate e motivate. Il pensiero del cuore pone la logica e la razionalità al servizio di ciò che emerge come necessità dall’umano; richiede empatia e riconoscimento del fatto che il sentire stesso, ovvero il cuore, può essere impulso e motivo di conoscenza. possiamo ottenere che un impulso diventi realtà.
-Confidando di superare il senso di inadeguatezza per il compito che abbiamo, sapendo che solo lavorando ad esso possiamo diventarne adeguati da qualunque punto partiamo. Ogni essere umano può avere ascolto nella vita sociale.
-Non facendo programmi politici ma rinnovando il pensiero intorno alla vita sociale.
-Riconoscendo che nella società agiscono consuetudini e pensieri morti e astratti e invece solo azioni fecondate da pensieri vivi e colmi di compassione e amore per l’umano, possono trovare la via perché la giusta ambizione personale diventi forza che porta ad una fraternità operante nel tessuto sociale.
-Impegnandoci per una vita economicaVita economica: l’economia è il risultato dello scambio di merci. Essa si occupa di produrre e movimentare le merci affinché giungano dove le merci stesse sono richieste. Sull’economia agisce indebitamente lo Stato con le tasse provocando aumento dei prezzi. Questo accade perché le Tasse sono imposte sul lavoro e sulle merci. La legge fondamentale dell’economia è lo scambio dare-ricevere: chi compra riceve un bene e dà del denaro, chi vende riceve denaro e dà un bene. Ogni soggetto dà e ogni soggetto riceve qualcosa. Le tasse non agiscono nel senso della legge fondamentale dell’economia ma interferiscono con essa alterando la legge economica. Agisce una menzogna nel comprare-vendere perché ogni volta che una transazione economica avviene si compra e si vende qualcosa che va oltre lo scambio economico: si compra e si vende un pezzo di ferrovie, di sanità, di scuola, ecc. Tutti questi servizi sono gestiti dallo Stato che li orienta secondo l’ideologia dominante e non lascia la libertà di scelta all’individuo su quale terapia intraprendere, a quale scuola affidare l’educazione dei bambini, ecc. L’economia ha in sé l’antidoto all’egoismo sociale: per arricchirsi occorre produrre beni o servizi che saranno utili agli altri. Il principio di fraternità è insito nell’economia, è necessario solo creare le giuste condizioni perché esso emerga. Nel corso dei seminari saranno affrontati temi quali: Lavoro, Capitale e Natura, Merce, Divisione del lavoro, profitto, prestito, donazione, Reddito Universale incondizionato di base o reddito di nascita, Proprietà Privata, Organizzazione in associazioni della vita economica. che risolva il problema della dipendenza dai bisogni primari che altrimenti generano, schiavitù, povertà e mancanza di prospettive.
-Ottenendo una vita del dirittoVita del diritto: Ogni uomo ha una vocazione alla giustizia che nasce dalla sua coscienza. Tale vocazione è chiamata senso della giustizia e corrisponde al buon senso e alla ragionevolezza. Tuttavia la giustizia non coincide con la legge. La prima si riferisce sempre ad un caso concreto cioè ad un individuo mentre la seconda è rivolta a tutti gli uomini. La legge è la traduzione in disposizioni delle esigenze di una collettività per come vengono interpretate dal legislatore, la giustizia si concretizza, invece, attraverso l’interpretazione del giudice. Soltanto in quest’ultimo caso il diritto è effettiva interpretazione e assume un valore eminentemente culturale e spirituale. Se vogliamo mettere al centro l’uomo occorre realizzare la giustizia del caso concreto e ridurre al minimo le leggi. Il diritto acquista la funzione di assistere e accompagnare quel senso di giustizia presente in ogni uomo garantendo innanzitutto il diritto alla vita e dunque alla sicurezza economica e giuridica. La triarticolazione dell’organismo sociale realizza l’autonomia sia del giudice sia del legislatore dalla sfera economica garantendo l’uguaglianza nello spirito e la libertà della creatività umana. L’idea che rivoluziona la concezione del diritto è la fiducia nell’uomo: di conseguenza i talenti umani costituiscono il criterio per organizzare le attività e soddisfare i bisogni, la proprietà privata è tutelata in quanto svolge una funzione sociale a vantaggio di tutti, il trasferimento dei beni avviene non in base a requisiti formali e procedimenti amministrativi ma riconoscendone il godimento effettivo all’individuo più in grado di realizzare la funzione del bene. I giudici potranno avere la formazione più adeguata se verrà preso in considerazione che i reali rapporti giuridici nell’organismo sociale possono svilupparsi solo in base al modo in cui interagiscono tra loro i sentimenti umani. I legislatori avranno la giusta esperienza per elaborare leggi essenziali e il più possibile comprensibili, leggi che nasceranno dalle esigenze degli individui che ne faranno richiesta senza alcuna intermediazione fittizia di rappresentanti e di mandati politici. Nel corso dei seminari verranno affrontati, tra gli altri, i seguenti temi: Competenze delle Stato nella società triarticolata, L’interpretazione giuridica, L’accesso alla Giustizia, L’attuazione dei diritti fondamentali dell’uomo, La funzione dei principi costituzionali. che non generi leggi che dettino regole astratte e producano burocrazia ma crei vera equità nelle relazioni tra uomini e pari opportunità di base.
-Anelando ad una vita culturale-spiritualeVita culturale-spirituale: la vita culturale (scienze, ricerca, arti, religione) è in quanto tale vita spirituale poiché attiene all’individuo in senso stretto ovvero al suo spirito, alla sua individualità unica e irripetibile. La vita culturale nasce dall’individuo libero, con i suoi talenti, le sue abilità e le sue capacità e si manifesta nell’incontro con l’altro uomo. La vita culturale non si può esprimere nel senso più alto se essa è univocamente orientata da ideologie, da principi di efficientismo e da principi religiosi. Ogni individuo (oppure ogni genitore per i minori) dovrebbe scegliere liberamente l’orientamento da seguire tra una libera e ampia pluralità di offerte educative. Più avanti ogni individuo dovrebbe trovare liberamente il proprio impulso ad agire nella società mettendo al servizio e a profitto il proprio talento. Sarà nell’incontro tra questa disposizione individuale e i bisogni reali, che l’individuo verificherà se ciò che vuole portare in essere, seguendo il suo talento, è apprezzato oppure no. La vita reale diventa così scuola di concretezza e verifica delle proprie capacità. Liberamente ogni individuo sceglie il proprio orientamento culturale, religioso, pratico. Perché questo possa accadere, è necessario che ognuno abbia la possibilità di mantenersi in vita ed intervenire nel tessuto produttivo o culturale quando se ne sentirà pronto. Perché ciò sia realmente possibile, è necessario un reddito che restituisca il perso diritto alla vita che una natura non privatizzata offriva. Nel corso dei seminari verranno affrontati temi quali: libera scuola e scuola statale, rapporti tra vita culturale, vita giuridica-statale e vita economica, vita culturale come fonte del diritto, vita culturale come crogiolo delle idee necessarie alla vita sociale, libertà e necessità, natura e uomo. completamente libera ove talenti, abilità e capacità individuali possano essere coltivati in piena libertà, senza regole dettate dall’esterno perché in questo modo sia possibile vivificare i tessuti operativi della società quali l’economia e il diritto.
-Pensando, sentendo e volendo tutto questo, i pensieri nuovi, così resi consapevoli, potranno essere incontrati da chi, essendo nella posizione sociale favorevole, potrà e vorrà riformare la vita economica, giuridica e culturale ovvero l’intera vita sociale.
COSA:
-Dodici incontri di due giornate (uno al mese) secondo una struttura seminariale per preparare ai pensieri della Triarticolazione Sociale; al fine di sviluppare capacità di parlarne in pubblicoCapacità di parlarne in pubblico: questa formazione per attivatori del cambiamento sociale nasce dall’idea che sia ora il momento fondamentale per diffondere la proposta della Triarticolazione dell’organismo sociale. La scuola ha lo scopo di preparare i partecipanti a diffonderne liberamente le idee cercando di creare una conoscenza dei benefici che essa porterebbe alla vita sociale e al singolo individuo. Si tratta non di un programma politico, né della invenzione di condizioni di vita idilliache, ma dell’idea di una riorganizzazione della vita sociale su basi nuove, al fine di costruire una società che cerchi nel modo migliore possibile, risposte ai problemi che la vita stessa pone. È possibile organizzare la società in modo che il naturale e necessario egoismo individuale di questa epoca possa trovare un bilanciamento nell’organismo sociale come oggettivo risanamento. Individuo e società sono due forze agenti che devono trovare il loro equilibrio e compensare vicendevolmente le loro tendenze unilaterali. Parlare in pubblico partendo dalle pulsanti necessità della nostra società al fine di mostrare che la realtà richiede una trasformazione che liberi la volontà individuale attraverso il pieno raggiungimento della solidarietà nella vita economica, della giustizia nella vita giuridica e della libertà nella vita culturale. perché solo con l’azione individuale la vita sociale in Italia può cambiare.
-In piena libertà ognuno deciderà se portare in pubblico questi pensieri per preparare le persone a riconoscerne la necessità.
-Se lo vorremo porteremo nella vita sociale un’azione individuale nutrita dal desiderio di una società adatta ai nostri tempi.
-Alla fine della scuola saremo un gruppo di persone che se lo vuole resterà in confronto permanente attraverso alcuni incontri periodici, annuali, per confrontarci sul risultato del nostro agire e migliorare la nostra capacità di azione.
-Secondo le possibilità di ciascuno lavoreremo sodo per diffondere questa idea: se saremo liberi da ambizione di successo personale e di potere, se saremo limpidi, il destino o karma potrà portare incontri e grazia inaspettati perché la triarticolazione sociale si realizzi.
QUANTO:
COSTI VIVI
Ogni seminario ha un costo vivo dovuto a: costi della sede, di segreteria organizzativa, i costi di riscaldamento ed elettricità, costi di viaggio dei relatori, costi per trascrizioni e registrazioni di ogni lezione, costi e compenso per l’artista che farà lezioni di Arte della Parola o Sprachgestaltung e tutte le varie ed eventuali per l’organizzazione, la promozione e la gestione quotidiana; la quota individuale per sostenere questi costi e compensi viene calcolata in €100 a persona per ogni fine settimana.
La richiesta totale per sostenere i costi sopra descritti è quindi di 1200€ per l’intero anno di lavoro.
A questa quota si aggiungerà il vostro libero apprezzamento che darà il compenso ai relatori come descritto al prossimo punto.
COMPENSO DEI DOCENTI
I docenti che si alterneranno nei fine settimana non chiedono un compenso fisso bensì un libero apprezzamento che ogni partecipante darà in busta chiusa senza nome al termine di ogni giornata di lavoro (al termine del sabato e al termine della domenica).
Il libero apprezzamento è una cifra liberamente scelta da ogni partecipante in base al valore che si riconosce al lavoro svolto dai docenti e in base alla propria personale situazione economica.
Questa modalità vuole restituire ad ognuno la responsabilità delle scelte che portano all’uso del proprio denaro e anche far porre la domanda ad ognuno sul senso di ciò che sta facendo ed il valore che gli attribuisce. Con l’uso del denaro si favorisce o impedisce ciò che si vuole o non vuole che avvenga. Il denaro è un potere che ognuno possiede: in questo caso, il potere di mantenere in vita o di lasciar estinguere una iniziativa.
Nulla si può realizzare senza che una certa quantità di denaro fluisca nella direzione di chi mette a disposizione le proprie forze, il proprio tempo e conoscenze.
Il denaro che viene liberamente dato, testimonia che il lavoro svolto viene riconosciuto necessario e utile e che il relatore ha ben speso il tempo che ha sottratto ad altro lavoro. Il libero apprezzamento invita il relatore a continuare a lavorare in quella direzione.
Il costo annuale totale della Scuola è composto quindi da due cifre distinte: libero apprezzamento + 1200€ di costi vivi.
Il saldo dei costi vivi è possibile effettuarlo in 3 rate di €400:
– all’atto dell’iscrizione
– 4 maggio 2024
– 12 ottobre 2024
COSTO PER LA PARTECIPAZIONE A SINGOLI SEMINARI
È possibile partecipare anche a singoli seminari al costo complessivo (costi vivi e compenso ai relatori) di €225 ognuno, previa prenotazione.
SOSTEGNO
Chi desidera sostenere la SCUOLA DI TRIARTICOLAZIONE SOCIALE al fine di finanziare la promozione o favorire qualcuno che volendo partecipare non può pagarne i costi (Borse di Studio), può fare una donazione direttamente in segreteria oppure aggiungere alla quota fissa il valore che desidera al momento del pagamento. Anche piccole cifre sono benvenute.
BORSE DI STUDIO
Chi desidera una borsa di studio parziale o totale può farne richiesta in segreteria motivandola. La borsa di studio potrà essere riconosciuta se vi saranno donazioni sufficienti.
ATTESTATO DI FINE CORSO
Per ottenere l’attestato di frequenza e riconoscimento del corso è necessario partecipare a tutti i 12 seminari e aver sostenuto la discussione finale dell’argomento scelto. Chi, per causa di forza maggiore, non potesse partecipare a tutti i 12 seminari può recuperare gli argomenti persi nell’anno successivo.
PASTI e PERNOTTAMENTI
Per i pasti è possibile che ognuno porti i propri e potrà consumarli nella sede del corso. Per chi ne avesse bisogno, la segreteria darà indicazioni su trattorie e ristoranti della zona.
Per i pernottamenti la segreteria può dare indicazioni sui B&B convenzionati nella zona.
RAGGIUNGERE LA SEDE
La segreteria può aiutare ad organizzare passaggi in auto dalle diverse zone di provenienza. Chi può mettere a disposizione posti in auto può comunicarlo alla segreteria. Ogni ospite in un viaggio parteciperà alle spese di viaggio (carburante, pedaggi, ecc.)
Per chi non trovasse posto in auto con nessun altro partecipante, le stazioni ferroviarie da raggiungere sono Monselice, Terme euganee o Este.
È auspicabile che tutti si organizzino in modo da venire in autonomia o trovare passaggi da altri partecipanti.
QUANDO:
- 3/4 febbraio 2024
- 2/3 marzo 2024
- 6/7 aprile 2024
- 4/5 maggio 2024
- 1/2 giugno 2024
- 6/7 luglio 2024
- 7/8 settembre 2024
- 12/13 ottobre 2024
- 9/10 novembre 2024
- 7/8 dicembre 2024
- 11/12 gennaio 2025
- 8/9 febbraio 2025
Qualora ci fossero dei cambiamenti per causa di forza maggiore, le date verranno comunicate quanto prima.
Prossimamente verrà pubblicato il programma del ciclo 2024
Scarica il programma del ciclo di Triarticolazione sociale 2023/2024
Modulo di iscrizione scuola di Triarticolazione.
Ideatore e responsabile, Vittorio Tamburrini
Per informazioni: 348 7112593 – v.tamburrini57@gmail.com
Accedi all’area riservata dove scaricare la documentazione del corso